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Previsioni vendemmiali 2022: il rapporto presentato da Assoenologi, ISMEA e UIV

Mercoledì 14 settembre 2022, presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali a Roma, si è tenuta la conferenza stampa sulle previsioni della vendemmia 2022, organizzata da Assoenologi, UIV e Ismea.

Courtesy of UIV, Assoenology e Ismea

L’incontro, moderato da Paolo Castelletti, Segretario Generale dell’UIV, è stato caratterizzato da tre relazioni principali: una presentazione delle previsioni vendemmiali in Italia da parte di Fabio del Bravo, Direttore dei Servizi di Sviluppo Rurale di Ismea; una relazione sull’andamento climatico della stagione da parte di Paolo Brogioni, Direttore di Assoenologi; infine una presentazione sulle previsioni vendemmiali in Europa da parte di Ignacio Sanchez Recarte, Segretario Generale del CEEV.

 

PRESENTAZIONE DELLE PREVISIONI VENDEMMIALI IN ITALIA

Per il 2022, Assoenologi, ISMEA e UIV stimano una produzione di 50.270 mila ettolitri, invariata rispetto all’anno scorso, ma che ci conferma tra i primi produttori di vino al mondo. Certamente le piogge di agosto hanno favorito questa situazione, che a luglio appariva più tragica. Tuttavia, nelle prossime settimane sarà fondamentale sperare in un clima favorevole per la maturazione delle uve, in grado di far rispettare le previsioni già citate. A livello regionale, la produzione di vino è diminuita in alcune regioni, come la Lombardia (-20%), il Piemonte (-9%) e la Sicilia (-5%); in altre, la produzione è rimasta stabile (Abruzzo, Molise, Calabria, Friuli Venezia Giulia); in altre ancora, la produzione è aumentata, come la Valle d’Aosta (+10%), il Trentino Alto Adige (+10%), la Toscana (+12%), e la Sardegna (+15%).

 

PRESENTAZIONE DELL’ANDAMENTO CLIMATICO

Il problema principale è lo stesso da quasi un anno: la siccità. Lo scorso inverno, infatti, ha colpito quasi tutte le regioni italiane (tranne le isole), causando un forte stress idrico in primavera: nessuna zona d’Italia ha avuto meno di 10 giorni di stress idrico in un mese (nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 20 agosto).

Questo ha portato a un’estate calda e umida nel 2022: basti pensare che le temperature medie nell’Italia settentrionale e centrale sono aumentate di mezzo grado. 

Fortunatamente le piogge di agosto hanno ripristinato la situazione, quindi le viti hanno resistito e l’annata sarà quasi certamente caratterizzata da un’ottima qualità.

 

PRESENTAZIONE DELLE PREVISIONI VENDEMMIALI IN EUROPA

 

Più o meno tutti i Paesi hanno sofferto per il caldo e la siccità.

La Spagna, ad esempio, registra un calo di produzione del -12% e, di conseguenza, uno stock di vino inferiore agli anni precedenti. In Germania, il dato è del -2%, e stiamo parlando di vendemmie precoci e di piante giovani, che sono naturalmente sensibili alla carenza d’acqua. In Portogallo il calo è del -9%, ma va notato che la produzione del 2021 è stata superiore alla media. La Francia ha un trend positivo, con un aumento del 3,5% rispetto alla media quinquennale. Tutti i Paesi dell’emisfero meridionale hanno registrato un calo della produzione a causa degli stessi fattori: siccità e caldo.

Dopo le presentazioni sono seguiti glli interventi del Sen. Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; del Sen. Gian Marco Centinaio, Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e della Ministra alle Pari Opportunità Elena Bonetti; e Paolo Cuccia, Presidente del Gambero Rosso.

Lamberto Frescobaldi, Presidente dell’UIV, e Riccardo Cotarella, Presidente di Assoenologi, hanno tenuto i saluti finali.

essedielle desidera ringraziare Assoenologi, UIV e Ismea per aver ospitato questo incontro annuale che, come sempre, è fondamentale per capire cosa succede nel nostro settore.